L’IMPATTO SULLA SOCIETÀ
La Povertà energetica è un fenomeno in crescita anche nei paesi sviluppati e sta dando vita a una nuova emergenza povertà.
Si parla spesso di povertà energetica considerando solo l’aspetto economico, ma questo fenomeno ha un costo sociale molto elevato.
Salute e alti consumi energetici sono al centro dei problemi del povero energetico che spesso è anziano, disoccupato o minorenne. Un fattore che tocca non solo l’emergenza freddo ma anche il rischio caldo soprattutto nella terza età. In questo contesto i venditori di energia possono fare molto divulgando buone pratiche di consumo energetico e facilitando la fruizione da parte della popolazione degli strumenti fiscali e di supporto che i singoli Stati hanno messo a disposizione.
Il linea con gli obiettivi Ue, il network che Adiconsum e Canale Energia intendono realizzare, ha lo scopo di rendere soggetti attivi e partecipi gli stessi venditori di energia a cominciare dall’Italia e poi guardando anche ai paesi europei, realizzando un sistema di informazione e best practices internazionalmente diffuso e replicabile.
I VALORI
“L’energia è fondamentale in quanto filo che unisce crescita economica, equità sociale e conservazione dell’ambiente. Un filo però, che deve poter raggiungere tutti”.
Cosa significa? Che il problema della povertà energetica è sì di tipo economico, ma con risvolti nel sociale, sull’ambiente, sulla qualità della vita delle persone, sul loro benessere, sul mantenimento della pace tra i popoli.
La mancanza di energia preclude la possibilità di muoversi, comunicare,lavorare, produrre cibo o altri beni di consumo.
Le conseguenze di tutto ciò vanno in un’unica direzione: riducono, sostanzialmente, la qualità della vita, portandola sotto la soglia di accettabilità e impattano, direttamente, sulla salute delle persone, soprattutto dei bambini e degli anziani. Aumentano, così, le malattie da raffreddamento, si acuiscono i problemi cardiaci e si manifestano sempre più problemi psicologici. Cresce la mortalità per queste cause.
La povertà energetica rappresenta la negazione di un diritto umano: l’accesso all’energia e anche ad un’energia che sia sicura, pulita, affidabile, sostenibile. Ma la povertà energetica non si combatte solo economicamente.
Serve un cambio di mentalità, perché l’energia è un bene universale e come tale deve diventare bene comune, in particolare quella rinnovabile.
COSA VOGLIAMO RAGGIUNGERE
Noi promotori in qualità di addetti ai lavori, con questo impegno, cercheremo di disegnare una nuova visione, un paradigma diverso dal passato e quindi dobbiamo muoverci di conseguenza.
Siamo di fronte ad una profonda transizione energetica che sta cambiando i modelli di produzione, di sviluppo, sociali e di consumo.
Nessuno può più chiudere gli occhi di fronte alla diffusione della povertà energetica.
Per combatterla efficacemente è richiesto l’impegno di tutti: consumatori, imprese, istituzioni (a livello locale, nazionale, mondiale).
A nostro avviso, oltre agli interventi che, come promotori abbiamo evidenziato, la manovra più utile per combattere efficacemente la “Povertà Energetica” è allargare la possibilità a tutti di sviluppare una vera efficienza/risparmio energetico e integrazione con le rinnovabili e sistemi di accumulo. Alle imprese per superare la dipendenza dal carbone e ai consumatori per aiutare a trasformarli in prosumer o meglio in Self-Consumer, cioè in produttori di energia pulita da utilizzare sia per i propri Bisogni sia da immettere nella rete.
È ormai necessario, e non più rinviabile, realizzare quel circolo virtuoso, che rappresenti una risposta alla chiamata verso la sostenibilità del Green deal europeo. A cominciare dada un maggior risparmio energetico e da minori sprechi, dia l’avvio a una catena che si autoalimenta: meno sprechi = meno bisogno di energia = meno inquinamento = meno cambiamenti climatici = meno spesa energetica = meno Povertà Energetica.
La realizzazione di questa circolarità energetica produce una vita migliore e più dignitosa per tutti, soprattutto per chi, almeno per ora, vede quel diritto all’energia ancora violato e/o negato.
Chiediamo, quindi, alle Istituzioni e ai Governi tutti di operare scelte consapevoli e coerenti, sostenibili non solo sotto il versante economico, ma anche sotto il profilo ambientale, sociale e solidale, perché l’energia è elemento essenziale di vita e di sviluppo e come tale deve essere interpretata e gestita, considerandola appannaggio di tutti e non solo un beneficio di alcuni.
I 4 punti del manifesto
L’alleanza si impegna a:
- divulgare buone pratiche di efficienza e favorire la conoscenza dell bonus energia, acqua e gas;
- supportare alla lettura e alla semplificazione della bolletta;
- educare alla sostenibilità e all’efficienza energetica degli edifici;
- sinergia tra le varie iniziative in essere sul tema e gli stakeholder istituzionali;
GLI OBIETTIVI DELL’ ALLEANZA:
RIASSETTO Tariffe: urgente una loro revisione. La tariffa elettrica va semplificata e sfrondata di tutto ciò che non è attinente al consumo, riducendo il peso di alcune componenti e/o trasferendole alla fiscalità generale. Da qui bollette più leggere soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.
ISTITUIRE Fondo sociale: realizzazione di un Fondo per la povertà energetica, alimentato ad es. con gli arrotondamenti annuali delle bollette (giacenze di fine anno)
PROMUOVERE Efficienza energetica: è la chiave di volta per contrastare la povertà energetica. Partendo dalla riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, occupato per lo più proprio dalle persone meno abbienti, è possibile ottenere più efficienza energetica e quindi risparmio energetico, più lavoro, più investimenti, maggiore valorizzazione del patrimonio pubblico.
ACCEDERE Nuove tecnologie: l’uso delle nuove tecnologie è fondamentale per contrastare la povertà energetica. Il loro utilizzo per gli interventi di riqualificazione energetica sia pubblica che privata, permette di realizzare quel risparmio energetico e quell’efficienza energetica in grado di consentire a tutti di accedere all’energia.
STIMOLARE Economia circolare: realizzare un circolo virtuoso, una cultura del non spreco, in cui tutto quello che si crea, si trasforma e si riusa, è determinante nel contrastare la povertà energetica
CREARE Gruppi di acquisto: l’acquisto di energia da gruppi d’acquisto può dare un contributo all’abbassamento della propria bolletta elettrica.
DIFFONDERE Campagne di informazione/formazione sull’efficienza e sul risparmio energetico: spiegare ai consumatori come risparmiare energia, aumentando l’efficienza energetica, significa non sprecare, non inquinare, pagare di meno.